scheda corso
Scheda n° 4.1. 30 Ed. 3 - Rev. 01
IL METODO GIAPPONESE DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE LEAN THINKING
Prefazione ai moduli formativi:
La variazione del tipo di domanda ed il calo di competitività delle aziende italiane richiede agli imprenditori un impegno straordinario, uno ‘scatto d’orgoglio’ per recuperare posizioni perdute nello scenario nazionale ed in quello globale.
Il tempo per inserire nuove scelte gestionali è scandito dalla crescente incertezza che, gran parte degli analisti vedono nel futuro dell’economia italiana, di quella europea e di quella mondiale.
Il contatto con decine di manager e imprenditori ci permette di sostenere che il tema di discussione è sempre ed ancora lo stesso: “Il tempo delle scelte coraggiose è arrivato”.
Introdurre il Lean Thinking in azienda è una scelta coraggiosa ed impegnativa, ma i dati raccolti nelle applicazioni proposte e realizzate dimostrano che: “i risultati sono concreti e verificabili mese dopo mese”.
Il Lean Thinking ha dimostrato la sua validità in tutti i tipi di aziende (manifatturiere e non), di tutte le dimensioni, e può essere introdotto anche nella pubblica amministrazione.
“Il cardine del ‘pensare snello" – è infatti rappresentato dalla continua ricerca ed eliminazione degli sprechi condotta con il coinvolgimento di tutti i dipendenti .
L’obiettivo è uno solo: produrre di più, con minore consumo di risorse quindi ‘meno di tutto": risorse umane, capitale investito, spazio occupato, tempo di risposta. “.
I risultati ottenuti nelle aziende italiane, con management italiano sono la migliore presentazione del “pensiero snello”:
La riduzione dei tempi di attraversamento si traduce, attraverso l’aumento della flessibilità, in un aumento delle vendite mentre, le altre tre in una riduzione dei costi.
IL RISULTATO FINALE E’ UNA IMPRESA PIU’ COMPETITIVA! PIU’ REATTIVA!
SEMPRE PIU’ RIVOLTA ALLA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE.
Il Lean Thinking affonda le sue radici nella Qualità Totale e sta avendo successo in Usa, in Giappone ed in tutti altri paesi ad alto tasso di sviluppo e competitività, sia nell’area occidentale che in quella asiatica.
“La scelta è di realizzare uno strumento estremamente pratico e operativo con l’intento di dare un contributo al miglioramento continuo del sistema industriale italiano”.
I seminari sono rivolti ai vertici aziendali che hanno il compito di definire le strategie per migliorare la competitività, ai manager che vogliono approfondire le fasi applicative del pensiero snello in azienda, ed agli operatori che dovranno a loro volta modificare il loro vivere l’azienda, dovranno diventare da spettatori del giorno per giorno, ad attori coinvolti della trasformazione aziendale
I moduli del seminario il Modello Giapponese di Organizzazione Aziendale :
1° MODULO: Introduzione ai principi del Lean Thinking
(Che cosa è il Lean Thinking e perché cambiare)
OBIETTIVO: descrivere ed inquadrare il Lean Tinking introducendone i principi fondamentali e gli scopi.
2° MODULO: Il valore aggiunto e il riconoscimento degli sprechi
(la riduzione dei costi come obiettivo diffuso e condiviso)
OBIETTIVO: descrivere ed inquadrare cosa è valore/cosa è spreco.
3° MODULO: Tecniche per la mappatura e l’eliminazione degli sprechi
OBIETTIVO: come razionalizzare il flusso delle informazioni e dei materiali per decidere le priorità di intervento per l’eliminazione degli sprechi.
4° MODULO: Il flusso del materiale
(Pull System e Kanban)
OBIETTIVO: come implementare, su quali tipologie di codici, come dimensionare i sistemi “pull” attraverso l’utilizzo di kanban
5° MODULO: L’organizzazione del posto di lavoro
(Lay out, i segnali visivi, 5S,, Capacità delle macchine)
OBIETTIVO: introdurre le tecniche per riesaminare il posto di lavoro ed il lay out aziendale in ottica di miglioramento continuo e eliminazione degli sprechi.
6° MODULO: Il coinvolgimento delle persone e le misure della Lean Manufacturing
(I vantaggi e la misurazione dei risultati della Lean Manufacturing)
OBIETTIVO: dare concretezza alla responsabilizzazione e coinvolgimenti del personale
Contenuti dei moduli
1° MODULO: INTRODUZIONE AI PRINCIPI DEL
LEAN THINKING.
Che cosa è il Lean Thinking e
perchè cambiare
OBIETTIVO:descrivere ed inquadrare il Lean Thinking introducendo i 5 principi che lo ispirano.
Sottotitolo | Contenuti |
Perchè cambiare |
|
Gli obiettivi |
|
Cosa dobbiamo avere per migliorare |
|
Chi deve cambiare |
|
Le basi |
|
2° MODULO: IL VALORE AGGIUNTO
E IL RICONOSCIMENTO DEGLI SPRECHI.
La riduzione dei costi come
obiettivo diffuso e condiviso.
OBIETTIVO: descrivere ed inquadrare cosa è valore/cosa è spreco.
Sottotitoli |
Contenuti |
Valore e spreco |
|
Kaizen - Miglioramento continuo |
|
3° MODULO: LE TECNICHE PER LA MAPPATURA E L'ELIMINAZIONE DEGLI SPRECHI.
OBIETTIVO: Come razionalizzare il flusso delle informazioni e dei materiali per decidere le priorità di intervento per l'eliminazione delgi sprechi.
Sottotitoli | Contenuti |
Il valore |
|
La Direzione ed il miglioramento continuo |
|
Analisi delle tecniche dell'eliminazione degli sprechi |
|
Gestire la manutenzione |
|
4° MODULO: IL FLUSSO DEL MATERIALE
(Pull System e Kanban)
OBIETTIVO: come implementare, su quali tipologie di codici, come dimensionare i sistemi “pull” attraverso l’utilizzo di kanban
Sottotitoli | Contenuti |
Introduzione |
Riepilogo dei concetti di:
|
Kanban |
|
Logistica |
|
DURATA: 3 ore.
5° MODULO: L'ORGANIZZAZIONE DEL POSTO DI LAVORO
Lay out, segnali visivi, 5S, capacità delle macchine.
Sottotitoli | Contenuti |
Lay out e segnali visivi |
|
La qualità auto gestita |
|
DURATA: 3,5 ore.
6° MODULO: IL COIVOLGIMENTO DELLE PERSONE E LE MISURE DELLA LEAN MANUFACTURING
I vantaggi e la misurazione della Lean Manufacturing.
Sottotitoli | Contenuti |
Il coinvolgimento e la Responsabilizzazione di personale |
|
Esempi di obiettivi e la loro misura |
|
Conclusione |
|
DURATA: 2,5 ore.
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